Il case history Hype-Credit Boost nell'ottica della open innovation

Negli ultimi mesi, complice questo periodo di enorme cambiamento che stiamo vivendo, abbiamo lavorato insieme ad HYPE in modalità "open" ad un livello senza precedenti. A riprova di come l'innovazione aperta, uno dei capisaldi del gruppo Sella, abbia il potenziale di ampliare lo spazio per la creazione di valore per i nostri clienti. Ci siamo infatti resi conto che la differenziazione dei bisogni e l’importanza di “aiutare gli altri” la rendono necessaria, al punto che la sfida attuale non è più capire se innovare o meno, ma come farlo al meglio.

La nostra collaborazione con HYPE inizia due anni fa, nel 2018, con un'opportuna alleanza strategica che abbiamo incrementato nel tempo. La formula dell’open innovation prevede, infatti, che un’azienda possa accedere alle innovazioni disponibili sul mercato integrandole con il proprio modello di business. Ed è quello che abbiamo proposto ai nostri cugini.

Dialogando con i vertici di Fabrick, la piattaforma open banking del gruppo che aggrega, integra e coordina un numero sempre crescente di API e servizi sviluppati da tutti i protagonisti dell’ecosistema innovativo di Sella, ci siamo chiesti in che modo potevamo venire incontro alle esigenze dei consumatori, in particolare la generazione dei millennials costretta a vivere in un panorama nel migliore dei casi incerto, spaventoso nel peggiore (come poi si è verificato a causa della pandemia).

Ci siamo immediatamente dedicati allo sviluppo di un white label, studiando una formula di finanziamento ad hoc e mettendo a disposizione le API di Sella Personal Credit per integrare facilmente il nostro servizio Go!Credit, un "serbatoio" di denaro da cui attingere con la massima libertà, all'interno di HYPE stessa. Il tutto senza uscire dall'applicazione presente sugli smartphone.

Abbiamo risposto alla domanda: "Di cosa possono avere bisogno, in poco tempo, le persone oggi?". Soluzione: di una liquidità imprevista. Con queste premesse è nato Credit Boost, che si basa su un modello aperto attorno a cui si è sviluppata un’interessante collaborazione per i servizi finanziari che offriamo, sulla base del nuovo scenario innovativo avviato dalla direttiva PSD2, la direttiva Europea sui pagamenti entrata in vigore il 13 gennaio 2018.



Un processo del genere ha consentito anche un più rapido "time to market", ovvero un tempo minore per passare dalla fase di ideazione del prodotto/servizio alla sua immissione sul mercato. Secondo questo schema, infatti, diventa maggiormente competitivo chi riesce a creare innovazione modulando al meglio ciò che viene da dentro e ciò che può ricavare dai player fuori dal perimetro aziendale. Lo reputiamo un punto importante, reclamato dalla realtà dei fatti e su cui serve attenzione in ogni fase dello sviluppo. Perché l'innovazione non è un'inerzia da mettere in campo una tantum: per essere efficace, necessita di un processo di allineamento con interventi contenuti e fattibili.

COME FUNZIONA CREDIT BOOST

Credit Boost è un servizio di "credito al consumo" promosso da HYPE ed erogato da Sella Personal Credit, che consiste nella messa a disposizione del cliente di un plafond iniziale di 2.000€. Quando si utilizza questo credito, la riserva di denaro si riduce, come un serbatoio di benzina che man mano si svuota. Con il rimborso delle rate, il credito si ricostituisce mese dopo mese: la rata mensile è la ricarica che consente di riempire di nuovo il serbatoio.

Nel momento in cui il cliente decide di utilizzare il credito dovrà selezionare l’importo che desidera ed il numero di mesi nei quali vuole restituire la somma richiesta. L’applicativo, in base alle sue scelte, propone dunque il dettaglio della richiesta con l’evidenza della rata mensile, del totale da restituire e le informazioni di TAN e TAEG. Niente di più semplice. Inoltre, in ogni momento l'app è capace di indicare:
- il credito "rimanente";
- quanto ha speso;
- quanto ha già rimborsato;
- la data e l’importo della prossima rata;
- tutti gli utilizzi;
- eventuali rate richieste ed insolute.

CONCLUSIONI

Secondo noi innovare significa saper valutare di volta in volta cosa va cambiato e cosa no, in che modo e con quali tempi e criteri. Ma, soprattutto, innovare significa sempre di più collaborare e trovare il proprio approccio all’innovazione, specifico per quel settore, sviluppando un'idea che possa veramente aiutare le persone, prima dei clienti.

I più letti

Cashback di stato: ecco come avere i 150 euro di Natale
Complice il lockdown di questa seconda fase e la contrazione nei consumi e della produzione industriale, il Cashback di Stato esordirà prima di quanto si era inizialmente pensato. ...

Ecobonus 2020: ecco perché conviene acquistare un’auto ecologica
Il dibattito sull’ecologia si fa sempre più presente nella nostra quotidianità e a molti di noi sarà sicuramente venuto in mente di cambiare auto e contribuire a ridurre le emissioni inquinanti acquistando un veicolo più "verde"....

I Contanti e pagamenti elettronici: cosa cambia con il nuovo decreto fiscale
Capita sempre più frequentemente di utilizzare i pagamenti elettronici con diversi strumenti, dalle carte di credito, ai bancomat, ai cellulari con tecnologia NFC, anche per somme ridotte....