Guida pratica per risparmiare sulle spese sanitarie

Ogni anno di più, le spese sanitarie pesano fortemente sul budget delle famiglie. Precisamente, la spesa medica pro capite in Italia corrisponde a 2.609 euro all’anno: così segnala l’ultimo report dell’OCSE, intitolato “Health at a Glance: Europe 2022”. E il report precedente parlava di 2.473 euro. Complici i tempi spesso dilatati del SSN, cresce la privatizzazione del settore, e con essa i costi per visite ed esami. Ne consegue che molte persone si ritrovano a spendere più di quanto possano permettersi o, al contrario, rinunciano a curarsi. Come fare a investire nel proprio benessere senza farsi sopraffare dai costi, spesso imprevisti, della sanità? Partiamo da alcuni suggerimenti.

La salute al primo posto

Una volta stimate le spese che ti troverai ad affrontare nel corso dell’anno, valuta la priorità di quelle mediche rispetto alle altre. Le spese sanitarie dovrebbero collocarsi tra le necessità essenziali, come il mutuo o l'affitto, le tasse, il cibo e i trasporti. È forse scontato specificare che il pagamento delle spese mediche va visto come un bisogno e non un desiderio. Il budget da allocare per esso dovrà includere tanto i costi prevedibili (come vaccini e controlli periodici), quanto gli eventuali imprevisti. Posto che per propria natura le spese inaspettate non sono calcolabili in anticipo, è bene tenerle in conto, magari facendo una stima sulla base degli anni passati. Per allocare un budget adeguato, varrà la pena piuttosto togliere soldi da altre voci di spesa meno urgenti, come il telefono, i viaggi o l’intrattenimento.

Il budget per le spese sanitarie

Come accennato, il modo più semplice per pianificare le spese sanitarie è quello di verificare quanto hai speso lo scorso anno. Può essere utile suddividere la voce in tre sottocategorie:

1) L'importo fisso dedicato alla tua assicurazione sanitaria, se ne hai una. Se questa viene stipulata tramite il lavoro, la spesa è detratta automaticamente dalla busta paga;
2) Le spese sanitarie di routine, anche se variabili. Si pensi al ticket per una visita di controllo annuale (come il pap test) passata dal SSN;
3) Le spese impreviste, come una visita al pronto soccorso per un infortunio, o una procedura medica urgente.

Affida a ognuna il proprio costo, che sarà tanto più preciso quanto più prevedibile è la spesa, per comporre il totale del budget.

Un fondo di emergenza per le spese sanitarie

Un fondo di emergenza è un conto accantonato per contribuire a coprire un'emergenza finanziaria inaspettata. In questo caso, corrisponderebbe alla terza categoria di spese sanitarie di cui sopra. Solitamente si consiglia di mettere da parte dai tre ai sei mesi di spese, per far fronte agli imprevisti senza contrarre debiti o attingere ai risparmi destinati ad altri obiettivi. Tuttavia, se stai creando un fondo di emergenza da zero, è meglio concentrarti su un obiettivo più realistico, e partire da una piccola cifra. Inizialmente, infatti, conta più l’impegno a mettere da parte il denaro che non l’importo in sé. Di qui in poi, la gestione del conto richiederà una certa disciplina, in particolare per quanto riguarda l’individuazione delle emergenze. Per fare un esempio, un ritiro di una settimana in un centro benessere, a meno di specifiche esigenze mediche, non è da ritenersi un’urgenza.

Sostenere le spese sanitarie con ProntoTuo e GO!Credit

Esistono diverse forme di finanziamento che possono aiutarti a coprire le tue spese sanitarie. Il prestito personale ProntoTuo, ad esempio, consente di pagare spese ingenti come quelle mediche annuali, lasciando intoccati i propri risparmi. Inoltre, grazie all'opzione FLEXI, è possibile saltare una rata di rimborso dopo soli sei mesi dall'apertura del prestito.

Un’altra soluzione ideale per affrontare le spese impreviste è GO!Credit, una riserva di denaro cui attingere in totale libertà, che una volta rimborsata si ricostituisce ogni mese.

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