Parametro di indicizzazione per operazioni di
Prestito a tasso variabile

Il Parametro di indicizzazione è rappresentato dall’Euribor 3M Act/360 media del penultimo mese, convertito in base 365 mediante la seguente formula:

Parametro di indicizzazione = tasso Euribor 3 mesi Act/360×365/360
dove il tasso Euribor base 360 è determinato mensilmente dalla media aritmetica semplice delle rilevazioni quotidiane effettuate nel penultimo mese, arrotondato a 3 decimali dopo la virgola. Il tasso così ottenuto sarà arrotondato per eccesso ai 5 centesimi più prossimi.

Descrizione parametro Valore (%) Mese di rilevazione
Euribor 3 mesi media 3,90% maggio 2024

L'indice di riferimento utilizzato è l’Euribor (acronimo di “Euro Interbank Offered Rate”,) rilevato quotidianamente, sotto la supervisione del Comitato di Gestione dell’Euribor, dall’EMMI (European Money Markets Institute o da altro soggetto che verrà nominato in sostituzione dello stesso) che è l'ente che lo amministra. L'adeguamento viene effettuato sulla base della quotazione del suddetto indice di riferimento, rilevato dal quotidiano Il Sole24Ore o da altro quotidiano a carattere nazionale, per valuta il primo giorno utile di ogni trimestre di riferimento e rimane in vigore per l'intero trimestre.

Rischi per la clientela derivanti dalla scelta di effettuare operazioni di
Prestito a tasso variabile

Laddove si scelga di effettuare operazioni di finanziamento a tassi variabile, il tasso di interesse applicato all’operazione può variare nel tempo in base all'andamento, in aumento (sfavorevole al Cliente) o in diminuzione (favorevole al Cliente) dell’indice di riferimento utilizzato per la determinazione del tasso. Ciò comporta una variazione degli interessi addebitati al Cliente.

Nel caso di finanziamento a tasso variabile con tasso massimo ("cap") e tasso minimo ("floor") il tasso può variare in aumento (a seguito di variazioni dell'indice di riferimento) fino al raggiungimento del tasso massimo (detto anche "cap") oppure in diminuzione fino al raggiungimento del tasso minimo (detto anche "floor") fissati alla conclusione del contratto di finanziamento. Queste condizioni limitano l’ampiezza delle variazioni del tasso applicato al finanziamento. Potrebbe tuttavia accadere che, nonostante l’aumento dell’indice di riferimento, non venga raggiunto il tasso massimo ("cap"), che quindi non verrà applicato. In tal caso, il rimborso del prestito avverrà con le modalità di un tasso variabile tradizionale.

Potrebbe altresì inoltre accadere che, nonostante la discesa dell’indice di riferimento utilizzato per la determinazione del tasso variabile, quest'ultimo non subisca più riduzioni poiché è stato raggiunto il valore del tasso minimo previsto ("floor"). In tal caso, il rimborso del prestito avverrà utilizzando il tasso minimo previsto ("floor").

Il rischio principale è l’aumento imprevedibile e consistente dell’importo delle rate, determinato dall’incremento dell’indice di riferimento rilevato con la periodicità stabilita dal contratto. Tale rischio, nel caso di finanziamento a tasso variabile con tasso massimo ("cap") è compensato dalla previsione, a vantaggio del Cliente, di un tasso massimo, che non potrà essere superato.

Si evidenzia che, in conformità alle disposizioni del Regolamento UE 2016/1011 dell’8 giugno 2016 (c.d. BMR Benchmarks Regulation) recepite dalla Banca d’Italia con Provvedimento del 19 marzo 2019, Sella Personal Credit ha redatto un Piano interno ove vengono indicate le azioni che intraprenderà in caso di sostanziali variazioni di uno degli indici di riferimento utilizzati nei finanziamenti erogati, o qualora lo stesso cessi di essere fornito. Tale Piano è consultabile da questo link.

Il tasso variabile è consigliabile a chi vuole un tasso sempre in linea con l’andamento del mercato e può sostenere eventuali aumenti dell’importo delle rate.